Il nuovo Codice Appalti (o Codice dei contratti pubblici, Dlgs. 36/2023) accresce l’importanza delle certificazioni ambientali, aumentando il numero di quelle che permettono al concorrente che le possiede di diminuire sensibilmente l’importo della garanzia provvisoria da versare al momento della partecipazione alla gara (pari al 2% del valore complessivo della procedura indicato nel bando o nell’invito, aumentabile fino al 4%).
Tale importo è infatti ridotto del 20% per gli operatori economici che sono in possesso di una certificazione tra quelle tassativamente elencate nell’Allegato II.13 (Certificazioni e marchi rilevanti ai fini della riduzione della garanzia). Le certificazioni presenti sono 37, tra le quali 11 sono ambientali e sono elencate con riferimento alla norma tecnica (o requisito ambientale) cui si riferiscono. Tra le certificazioni è presente per la prima volta, la certificazione Remade in Italy, relativamente al requisito sul contenuto di riciclato.
L’importo a garanzia costituisce uno degli adempimenti più gravosi per il concorrente che intende partecipare ad una gara pubblica in quanto, a seconda dell’importo a base della stessa, può assumere un importo notevole. La garanzia può avere la forma della cauzione (quindi bonifico al conto indicato dalla Stazione appaltante) o fideiussione bancaria e deve essere versata al momento dell’offerta.
Tale importo può essere addirittura aumentato sino al 4% con motivazione della stazione appaltante se questa ritiene di doverlo aumentare per rendere l’importo della garanzia proporzionato e adeguato alla natura delle prestazioni oggetto dell’affidamento e al grado di rischio connesso. Importante sottolineare che il nuovo Codice non prevede più la possibilità per la Stazione appaltante di non richiedere la garanzia per gli affidamenti diretti al di sotto dei € 40.000.
La riduzione del 20% (cumulabile con le altre riduzioni previste dall’articolo 106, comma 8) per il possesso delle certificazioni ambientali, tra le quali Remade, può quindi rappresentare una facilitazione significativa per le Imprese che la posseggono, che vengono così premiate e che sono quindi ritenute più affidabili per il fatto stesso di aver conseguito la certificazione.
La riduzione del 20% (cumulabile con le altre riduzioni previste dall’articolo 106, comma 8) per il possesso delle certificazioni ambientali, tra le quali Remade, può quindi rappresentare una facilitazione significativa per le Imprese che la posseggono, che vengono così premiate e che sono quindi ritenute più affidabili per il fatto stesso di aver conseguito la certificazione.