PENSARE CIRCOLARE, AGIRE SOSTENIBILE

Si è svolto il 5 marzo 2019 il convegno “PENSARE CIRCOLARE, AGIRE SOSTENIBILE – L’economia circolare, il riciclo e il riuso”

 
Il convegno ha visto la partecipazione di:

  • Simona Faccioli
    Direttore ReMade in Italy
  • Antonio Buzzi
    Coordinatore Commissione Ambiente e Economia Circolare Federbeton
  • Alessandro Marata
    Coordinatore Dipartimento Ambiente Energia e Sostenibilità | CNAPPC
  • Ezio Micelli
    Professore | Università IUAV di Venezia
  • Ermete Realacci
    Presidente Symbola
  • Elena Stoppioni
    Presidente Save the Planet

 
Si può davvero pensare di arrestare l’uso indiscriminato del territorio entro il 2050?
Sì, se ripensiamo globalmente l’approccio al mondo delle costruzioni e più in generale ai modi di concepire gli spazi del nostro abitare e il consumo di suolo. In altre parole: sì, se cominciamo a percorrere l’unica via possibile per rilanciare la filiera edile, rinnovandola e rendendola competitiva in un contesto in cui nuovi paradigmi manifatturieri e commerciali stanno rapidamente rivoluzionando il modus operandi e la filosofia che sostiene l’intero settore.
La “rivoluzione” dell’edilizia circolare è già in atto: l’obiettivo ambizioso che si prospetta è non solo giocato su paradigmi ormai imprescindibili come sicurezza, accessibilità, sostenibilità, ma anche su nuove sfide culturali e progettuali: eliminare l’idea stessa dello scarto, sia esso di materiali, di energia o di tempo. Valorizzare ogni singola risorsa, ottimizzandone al massimo lo sfruttamento.
Applicando i principi di questo sistema economico alla settore edilizio, si può arrivare a conferire valore a ogni singolo componente di un immobile, lungo tutto il suo percorso di vita. Con l’edilizia circolare, dunque, scompare l’illusione della durata eterna degli edifici: già al momento della progettazione se ne prevede la fine, o meglio, il mutamento. Non si parla più dunque di “durata” di un immobile, bensì di ciclo di vita. È uno scostamento significativo di pensiero, che porta a pensare in modo diverso i materiali di costruzione: sono loro, e non gli edifici, a poter durare in eterno.
Sostenere questo approccio in edilizia in un momento di stagnazione economica, può essere una nuova determinante leva per ripartire: l’economia circolare non è solo visione del futuro, ma rappresenta anche una fetta di mercato in espansione in grado di generare ricchezza e nuova occupazione.